I mezzi di cui si serve la Musica sono la voce umana e gli strumenti; da ciò le due divisioni di Musica vocale e Musica strumentale.
La più antica è quella vocale, nata nel bisogno innato nell'uomo di enfatizzare l'espressione dei propri sentimenti: il canto è un'amplificazione, un sublimamento del grido che l'uomo emette sotto l'impulso di una forte commozione.
La Musica strumentale sorse dapprima come accentuazione del ritmo dei movimenti (marcia, danza o canto accompagnati da battere di mani, poi da tamburi, infine da strumenti a pizzico e a fiato).
Nella Bibbia compaiono per la prima volta il patriarca Jubal (3500 anni a.C.) come suonatore di cetra e di organo.
L'arte si sviluppò attraverso una lunga evoluzione; dapprima in unione alle parole (canto solo o raddoppiato da strumenti), poi la Musica strumentale associata per lo più alla danza.
Solo molto più tardi i due generi si fondono, ora gareggiando per primeggiare l'uno sull'altro, ora cercando il punto ideale di fusione perfetta
Gli studi di tale evoluzione separata o congiunta hanno dato origine a varie forme e, quindi, al canto lirico monodico, al canto polifonico, alla Musica strumentale per danza, alla Musica da camera e alla Musica sinfonica.
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