Tommaso Traetta (Bitonto, 127 - Venezia, 1779) studiò con Durante a Napoli, ove iniziò con successo l'attività di compositore (musica sacra, melodrammi).
Nominato maestro di Cappella del duca di Parma (1758), collaborò con l'intendente borbonico Du Tillot nel tentativo di riforma del melodramma italiano che questi voleva attuare, suggerendo come modello il teatro di Rameau e la contemporanea opéra francese (Ifigenia in Aulide, 1758; Ippolito ed Aricia, 1759).
Fu poi a Vienna
(ebbe rapporti artistici con Durazzo); a Venezia, come direttore del Conservatorio dell'Ospedaletto (1765-74), ove succedette a Galuppi; a Londra; a Venezia dove morì.
Scrisse numerose opere, specialmente serie (tra cui, oltre a quelle citate, Armida, 1761; Sofonisba, 1762; Ifigenia in Tauride, 1768; Antigone, 1772); un oratorio, musica sacra, ecc.).