Allievo di Ghedini e Dallapiccola, Luciano Berio ha fondato nel 1955, insieme con B.Maderna, lo studio di fonologia musicale della Rai di Milano. La poetica di Berio si fonda sulla convinzione che il nucleo fondamentale della composizione consiste nel creare opere che possono comunicare direttamente con l'ascoltatore attraverso un linguaggio qualunque esso sia, efficace ed immediato.
Questo spiega il fatto che l'autore si volge a tutte le esperienze possibili, dalla musica atonale a quella dodecafonica, dalla rielaborazione di musiche del passato alla tecnica elettronica. Esemplari in questa ottica, le Sequenze per strumenti singoli, in cui gli studia e approfondisce le potenzialità espressive degli strumenti stessi.
Tra le composizioni ricordiamo Variazioni per orchestra da camera, Chemins I (per arpa), II E III (per viola), IV (per oboe); tra le composizioni elettroniche spiccano Omaggio a Joyce e Momenti.