Giovanni Paisiello (Taranto, 1740 - Napoli, 1816) nel Conservatorio di S.Onofrio studiò con Durante, Cotumacci ed Abos. La sua fama di operista, verso il 1764 si sparse rapidamente da Napoli per tutta l'Italia. nel 1776 fu invitato da Caterina II a coprire il posto di maestro di cappella presso la corte russa. Vi si trattenne fino al 1784, grandemente apprezzato. (Durante questo soggiorno fece rappresentare Il Barbiere di Siviglia, 1782; La serva padrona, sul libretto che già era servito a Pergolesi; compose inoltre 2 concerti per cembalo e orchestra). Tornò a Napoli come maestro di cappella e compositore della corte borbonica; due successi di questo periodo furono La bella molinara, 1788 e Nina pazza per amore, 1789. In seguito scrisse prevalentemente opere serie. Dopo la rivoluzione napoletana del 1799 e dopo la caduta di Napoleone (1815) subì persecuzioni per non aver seguito i Borboni in Sicilia. Napoleone che amava la sua musica, l'aveva voluto a Parigi nel 1802.
Scrisse più di 100 opere; oltre a quelle già nominate si ricordano Il mondo alla rovescia,1764, e il Socrate immaginario, 1775.
Scrisse più di 100 opere; oltre a quelle già nominate si ricordano Il mondo alla rovescia,1764, e il Socrate immaginario, 1775.
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